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Pubblico Impiego

Firmato il contratto del comparto Sanità 2019-2021

di Redazione

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Dopo il semaforo verde della Corte dei Conti, è arrivata nel pomeriggio del 2 novembre 2022 la firma definitiva sul CCNL del comparto Sanità. L'accordo, firmato da Aran e dai sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, FIALS, Nursind, Nursing Up), interessa 550mila lavoratori, di cui 270 mila infermieri che riceveranno aumenti da 146 fino a 170 euro.

Apposta la firma definitiva sul Ccnl Sanità 2019-2021 da Aran e sindacati

Con il via libera definitivo della Corte terminano tutti i passaggi della fase di controllo per il Ccnl che riguarda circa 550mila operatori appartenenti al personale non medico e non dirigente, dipendente del Ssn, degli Izf, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari, ha scritto l’Aran in una nota lo scorso 28 ottobre, contestualmente alla convocazione di tutte le organizzazioni sindacali per la firma definitiva del contratto.

Firma definitiva che è stata apposta nel pomeriggio del 2 novembre dai rappresentati delle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, FIALS, Nursind e Nursing Up e dai rappresentanti dell'Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni. Il nuovo quadro economico con l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese. Un passo avanti, ma non sufficiente secondo i sindacati, concordi sulla necessità di lavorare subito al prossimo contratto, perché quello di cui si discorre è già scaduto.

Naddeo (ARAN): soddisfazione per la firma al termine lungo iter, importanti novità e incrementi per il comparto

Sono molto soddisfatto della firma definitiva del contratto del personale della Sanità 2019-21, che giunge al termine di una procedura molto lunga. La trattativa è durata circa un anno, per la fase di controllo di questo contratto ci sono voluti alcuni mesi e, oggi, si è concluso l’intero iter. I dipendenti interessati sono circa 550mila. È il primo contratto sottoscritto dopo la pandemia, quindi dopo che più volte è stata invocata la valorizzazione del personale infermieristico e di tutto il personale sanitario, compreso quello amministrativo, in prima linea anche durante le fasi critiche della pandemia. Il prossimo Ccnl sarà quello per il triennio 2022/2024, su cui occorre capire quante risorse stanzierà il nuovo governo, una partita che, per adesso, non riguarda l’Aran, ma chi scriverà la legge di bilancio. Così Antonio Naddeo, presidente dell'Aran, al termine della firma finale del Contratto collettivo nazionale del comparto Sanità 2019-21.

Petriccioli (Cisl FP): contratto valorizza lavoratori, ma non è punto di arrivo

Con il via libera definitivo del Ccnl Sanità Pubblica si riconoscono aumenti e indennità specifiche alle lavoratrici, ai lavoratori e ai professionisti che, in questi anni, si sono distinti in una fase drammatica della vita del nostro Paese”.

Così, a margine della sottoscrizione del nuovo CCNL, il segretario generale della CISL FP, Maurizio Petriccioli, che specifica: è un contratto fortemente innovativo, la cui sottoscrizione, però, non rappresenta per noi un punto di arrivo: il carovita e l’aumento dell’inflazione, la tassa più subdola che colpisce soprattutto chi vive solo del proprio salario, impongono un impegno inderogabile: proseguire nello sviluppo normo-economico del comparto per avvicinare i salari delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti ai livelli europei, dando pieno riconoscimento a chi opera nei servizi sanitari, socio-sanitari, socio-assistenziali del nostro Paese.

Carbone, (Fials): lavorare subito al prossimo rinnovo, più risorse per gli eroi dimenticati

Parla di risorse insufficienti destinate ai lavoratori, di rinnovi irrisori Giuseppe Carbone, segretario nazionale FIALS, a margine della firma definitiva del nuovo Ccnl Sanità. Grazie ad Aran - continua Carbone - per lo sforzo compiuto per far sì che sia la migliore intesa possibile con quello che si aveva, con l'appello al nuovo Governo, affinché si ricordi degli eroi dimenticati e possa destinare più risorse economiche.

Bottega, (Nursind): bene, ma è solo un primo passo. Pesa il ritardo

Quello di oggi rappresenta un passaggio storico importante. Siamo però soltanto all’inizio di un cammino tutto da costruire per una piena valorizzazione degli infermieri. È stato gettato un seme, ma bisognerà aspettare il raccolto. È un bene infatti che siano stati rivisti, ad esempio, l’ordinamento professionale e il sistema degli incarichi, oltre all’istituzione dell’area dell’elevata qualificazione. Ma perché si apra nei fatti un concreto percorso di carriera professionale per la categoria occorrono risorse che noi ci aspettiamo vengano stanziate nel prossimo Ccnl 2022-2024. Lo dice Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, dopo la firma definitiva del contratto di comparto all’Aran

Librandi (Uil-Fpl) Firma definitiva CCNL Sanità non punto di arrivo, ma di partenza

Valorizzazione delle competenze, rivalutazione salariale, maggiori diritti e tutele:una trattativa lunga ma che soddisfa le attese e le giuste aspettative di circa 550.000 lavoratrici e lavoratori della Sanità pubblica - afferma Librandi, che prosegue - questo contratto ci soddisfa, ma siamo ancora lontani dal garantire una salute pubblica di tutti e per tutti. E lo abbiamo dimostrato con le nostre richieste da Piazza del Popolo Sabato scorso, dove abbiamo chiesto con fermezza maggiori risorse per il Fondo Sanitario Nazionale, un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni, lo sblocco della contrattazione decentrata per la valorizzazione del personale, una maggiore integrazione tra pubblico e privato e lo stop agli appalti selvaggi e al dumping contrattuale.

Vannini, (FP CGIL): bene la firma adesso abbiamo molte aspettative per la fase applicativa

De Palma, (Nursing Up):  Da domani saremo di nuovo in trincea, ci attendono nuove sfide 

Nella coerenza e nel rispetto degli impegni presi con quegli infermieri e degli altri professionisti sanitari che ogni giorno guardiamo negli occhi - spiega De Palma -, e a cui ci sentiamo di non offrire mai promesse vane, pensiamo di avere fatto in pieno la nostra parte per arrivare al traguardo di oggi, la firma definitiva del CCNL della Sanità 2019-2021, che per noi rappresenta, siamo stati sempre chiari in tal senso, e pur riconoscendo al suo interno i sostanziali passi in avanti raggiunti, solo e soltanto un punto di partenza.

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Commenti (1)

giuseppef.palumbo

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3 commenti

criminali

#1

ridicolo questo elemento e ridicolo l ''aumento''...anni di perdite di tempo e di stipendi strapagati a sti ebeti e se ne vengono fuori con un misero 150 euro di aumento ...lordo...criminali