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Grosseto, infermieri sotto stress: saltati i riposi

di Redazione Roma

Non c’è più la possibilità di fare sabato e domenica a casa e ciò determina una stanchezza che rischia di ripercuotersi sul lavoro. Così il Nursing Up nei confronti dell’Azienda Usl Toscana sud est, chiedendo che gli operatori possano lavorare in modo consono, nel pieno rispetto della professionalità che meritano. Lamenta il sindacato: L’Asl aveva assicurato nuove assunzioni. Dove sono?

Infermieri senza riposo da mesi a Grosseto, la denuncia di Nursing Up

Una coordinatrice infermieristica ci ha detto: proseguo a venire al lavoro con il mal di stomaco per la difficoltà di rapportarmi con chi devo gestire. Forse per farci sentire dovremmo rifiutarci di rientrare ma così mancherebbe l’assistenza adeguata all’utenza. E dalla dirigenza ci accusano di non essere collaborativi.

Parole dure quelle riportate da Edgardo Norcini, presidente Nursing Up Toscana – riferimento area sud est – che quindi precisa: Infermieri, Oss, medici e tecnici sanitari sono tutti profili professionali con carenze in organico che, ormai, hanno superato anche le più catastrofiche aspettative e previsioni. E nel pieno dell’estate la situazione per i colleghi e l’utenza è da girone infernale.

Soprattutto, Norcini si trova a dover spiegare quella che dovrebbe essere la normalità: Vogliamo lavorare in modo adeguato e che venga riconosciuta la nostra professionalità: non siamo né angeli né eroi, ma non vogliamo essere bistrattati dalla dirigenza, cosa che fanno già i pazienti al Pronto soccorso e proprio perché si sentono poco assistiti per la carenza di personale sanitario e di riflesso se la prendono con noi come se fossimo la causa del loro malessere.

E ancora, il presidente del Nursing Up Toscana si esprime sugli stipendi dei professionisti sanitari: Neppure in Grecia sono così bassi. In Svezia cercano 60 infermieri: stipendio 4.700 euro, con vitto e alloggio. Mia figlia in Irlanda arrivava a 70 mila euro l’anno. Noi a 30mila. Gli studenti abbandonano i corsi di infermieristica (oltre il 30%) perché il percorso di studi non è semplice e quando vengono in corsia si accorgono che lo stipendio non vale il lavoro fatto. Qui si ha a che fare con la vita delle persone. Se sbagliamo può morire qualcuno.

Quindi dal sindacato si leva anche la voce di Marco Orlandella: A Grosseto, l’Asl ha voluto dare risposta sul Covid. Ci sono 30 posti di osservazione breve al Pronto soccorso. Tutti servizi per cui serve personale. Ma questa estate non abbiamo avuto assunzioni nonostante i turisti che arrivano. Ci avevano promesso assunzioni a giugno e non sono arrivate, ora ci hanno detto che le faranno a settembre. Ma settembre è dietro l’angolo.

Infermieri di Pronto soccorso sotto stress in Toscana – e non solo – tant’è che il prossimo 14 settembre la Fials ha indetto lo sciopero di 24 ore nel comparto sanità, rimarcando una serie di criticità: dai ritmi massacranti alla carenza di personale, dalla riduzione dei posti letto all’uso improprio dell’orario aggiuntivo. Temi che purtroppo a Grosseto conoscono bene.

Giornalista
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