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Giovani e diabete tipo 1: focus sulla qualità di vita

di Chiara Vannini

Diabete

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Le persone giovani affette da diabete mellito di tipo 1 devono affrontare numerose difficoltà legate ai cambiamenti di vita correlati alla gestione di una malattia cronica e impegnativa. I cambiamenti di vita associati alla malattia possono comprometterne la qualità, a causa dell’attenzione richiesta dalla malattia stessa, alla sua gestione, al suo corretto controllo e al mantenimento di controlli glicemici ottimali. Per poter ridurre le complicanze legate alla malattia risulta quindi essenziale un buon autocontrollo della malattia e delle complicanze correlate.

Diabete e qualità di vita

diabete mellito tipo 1

Sono numerose le difficoltà per i giovani affetti da diabete mellito di tipo 1 legate alla gestione della malattia cronica.

Gli studi dimostrano che durante la transizione verso l’età adulta, i giovani affetti da diabete faticano a mantenere un equilibrio tra le esigenze di vita e la gestione della malattia e molti di loro vanno incontro a problemi sul lavoro, a scuola o presentano effetti collaterali come stanchezza e mancanza di concentrazione. 

Gli studi sul diabete evidenziano inoltre che i giovani, rispetto agli adulti, sono più soggetti ad avere periodi in cui non aderiscono adeguatamente ai controlli clinici, sottovalutano la malattia e soprattutto vanno incontro a conseguenze gravi come la chetoacidosi diabetica.

Qualità di vita dei giovani diabetici, lo studio greco

Un altro studio condotto in Grecia nel 2020 è andato a valutare la qualità di vita correlata alla salute nei bambini affetti da diabete di tipo 1 rispetto ai loro coetanei. Sono stati coinvolti circa 200 bambini tra i 5 e i 18 anni e ciascun genitore per il proprio figlio ha misurato l’HRQoL dei propri figli.

Lo studio è nato in seguito alle segnalazioni dei genitori che lamentavano una peggiore qualità di vita dei loro figli affetti da diabete rispetto ai loro coetanei e credevano che la loro condizione influisse negativamente su ogni aspetto della vita quotidiana.

Lo studio ha in realtà messo in luce come la maggior parte dei giovani abbia valutato il proprio stato di salute come “buono” o “ottimo”. I bambini, in particolare, hanno raggiunto elevati livelli di qualità di vita correlati al controllo metabolico, al rispetto della terapia insulinica e hanno mostrano una buona partecipazione alle attività sportive.

Lo studio ha inoltre messo in luce una migliore qualità di vita nei bambini a cui è stato posizionato il microinfusore sottocute, rispetto a quelli che devono effettuare più somministrazioni di insulina tramite penna o siringa durante il giorno.

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