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Editoriale

Donare sangue, un dono compatibile con un gesto altruista

di Monica Vaccaretti

Le trasfusioni di sangue salvano vite e migliorano la salute delle persone. Ogni anno nel mondo vengono raccolte circa 118,54 milioni di donazioni di sangue, il 40% delle quali proviene dai paesi ad alto reddito dove vive il 16% della popolazione mondiale. In Italia nel 2022 si sono eseguite circa 2,8 milioni di trasfusioni su 639 mila pazienti con una media di 5,4 trasfusioni al minuto. Le donne rappresentano il 33% dei donatori. Risulta tuttavia che solo il 2,7% degli italiani dona sangue.

Chi risulta idoneo alla donazione di sangue?

donatore di sangue

Solo il 2,7% degli italiani dona sangue: secondo Avis la priorità è coinvolgere più giovani possibili.

Sono idonee a donare generalmente tutte le persone, non affette da qualche infezione, di età compresa tra i 17 e i 65 anni. Si può donare più volte, anche un paio all'anno. Servono solo alcuni requisiti, come un peso corporeo di almeno 50 kg ed essere in buona salute nel momento della donazione. Un raffreddore e un herpes labiale possono essere un fattore di esclusione momentaneo. Un tatuaggio, un piercing, delle cure dentistiche possono far ritardare di qualche giorno o qualche mese la donazione. Il valore dell'emoglobina è un elemento importante, il livello minimo non deve essere inferiore a 12 o 13 g/dl a seconda del genere. Alcuni viaggi in aree endemiche per malaria, Dengue e Zika possono comportare un rinvio temporaneo. Ci sono anche alcuni criteri di ammissibilità comportamentale, secondo linee guida nazionali, riguardo l'attività sessuale e l'uso di droghe. Per gravidanza ed allattamento la donazione viene differita.

L'Oms a sostegno di programmi nazionali sul sangue

L'Oms ribadisce che una donazione ripetuta e costante consente di costruire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di sangue ed emoderivati, sempre disponibile in qualità e in sicurezza, in tutto il mondo così da assicurare un accesso universale a prodotti sanguigni (sangue, globuli rossi, piastrine e plasma) e cure tempestive a chi ne ha maggiormente bisogno. Il sangue serve clinicamente in caso di traumi massivi a causa di incidenti, malattie ematologiche ed oncologiche, supporto in chirurgia cardiovascolare e dei trapianti, complicanze durante la gravidanza e il parto. Ci sono persone che necessitano di supporto trasfusionale per tutta la vita. Nei paesi a basso reddito sono generalmente i bambini di età inferiore ai 5 anni ad averne bisogno per anemia infantile grave mentre il 76% di tutte le trasfusioni somministrate nei paesi ad alto reddito finscono nelle vene delle persone con più di 60 anni.

Il 99.8% delle donazioni di sangue raccolto nei paesi a medio e alto reddito viene sottoposto a screening obbligatorio per rilevare infezioni come HIV, epatite B, epatite C e sifilide. La prevalenza di infezioni trasmissibili per trasfusione nelle donazioni di sangue nei paesi ad alto reddito è notevolemente inferiore rispetto ai paesi a basso e medio reddito grazie a efficienti procedure di controllo della qualità.

L'Oms raccomanda di investire, rafforzare, sostenere i programmi nazionali sul sangue perchè in molti paesi occorre ottimizzare la disponibilità e la qualità del sangue e dei suoi derivati. È necessario altresì sviluppare in tutto il mondo sistemi ospedalieri di emovigilanza per monitorare e migliorare la sicurezza dei processi trasfusionali. La materia deve essere disciplinata da quadri legislativi che promuovano l'applicazione uniforme di standard qualitativi elevati nella raccolta, nell'analisi, nella lavorazione, nello stoccaggio e nella distribuzione del sangue. Trasfusioni non necessarie e pratiche trasfusionali non sicure espongono i pazienti al rischio di gravi reazioni trasfusionali avverse ed infezioni trasmissibili. Esiste un database globale sulla sicurezza del sangue, il Global Database on Blood Safety (GDBS), analizzando i cui dati viene aggiornato ogni anno il “Global status report on blood safety and availability”, un aggiornamento sullo stato della raccolta del sangue, dell'analisi tramite i test, della lavorazione e della trasfusione clinica in tutto il mondo.

Cambia il mondo, dona sangue oggi

Perché cambiare il mondo, in pochi minuti, è possibile ogni volta che si fa un atto gentile, un gesto generoso, un piccolo eroismo per salvare la vita a qualcuno. Non costa nulla, se non un po' di sangue che ci circola liberamente e abbondantemente in corpo, se non un po' del nostro tempo.

Ogni volta che appendo una sacca e la collego all'accesso venoso mi vengono i brividi. Non per il colore rosso, denso, vitale. Non per il timore delle reazioni che occasionalmente potrebbero insorgere nel giro di pochi minuti, dopo le prime gocce. Rabbrividisco per l'emozione del pensiero. Per avere consapevolezza che dentro quel fluido, che regolo alla giusta velocità di infusione, ci sta un nome e un volto sconosciuto, una storia anonima. Dietro l'etichetta con la lettera/numero del gruppo sanguigno, il simbolo del fattore Rh e le tante lettere minuscole e maiuscole del fenotipo - che sembra un codice segreto da decifrare - ci sta la compatibilità tra esseri umani, simili. Il pallore scompare, il colorito si fa roseo e salubre, la pelle si scalda, la vita ritorna o riprende forza. Grazie a qualcuno che si siede su una poltrona di un Centro sangue e che porge il braccio, generoso e fiducioso. Grazie a qualcun altro che in laboratorio esegue con scrupolo ogni controllo ed imbusta il prezioso nutrimento. Grazie ad un infermiere che somministra e vigila. È davvero un grazie scritto con il cuore, che pompa. Che accoglie e rimette in circolo il dono, facendolo proprio sciogliendolo, amalgamandolo. Un innesto perfetto, pieno di sostanze.

Donare sangue è compatibile con un semplice gesto di altruismo.

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