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COVID-19

Mascherine, proroga per l’obbligo in ospedale e Rsa

di Redazione Roma

Firmata dal Ministro della Salute l'ordinanza che proroga l'obbligo di mascherina in ospedali, ambulatori e residenze sanitarie assistite che ospitano pazienti fragili. Trattandosi di strutture che ospitano pazienti vulnerabili, infatti, un surplus di attenzione viene considerato ancora indispensabile. Capitolo quarta dose: l’Aifa e lo stesso Ministero hanno inserito nelle categorie prioritarie gli over 60, le persone fragili a causa di problemi di salute che abbiano più di 12 anni, gli operatori sanitari e le donne in gravidanza. Possono fare indifferentemente uno dei due nuovi vaccini Covid bivalenti.

Obbligo mascherine, cosa cambia dall'1 ottobre

Necessario un surplus di attenzione in ospedali e Rsa per proteggere i pazienti fragili.

A partire da sabato 1 ottobre decadrà l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto e all’interno delle strutture sanitarie. Ci sarebbe in arrivo, però, una novità che riguarda proprio il secondo punto. L’obbligo potrebbe infatti rimanere in vigore presso tutte le strutture sanitarie anche per l’intero ottobre. Si tratterebbe, di fatto, di un mese in più (considerando che alla fine del prossimo mese potrebbe già essere in carica un nuovo governo, che deciderà in che modo intervenire).

Firmata dal Ministro della Salute l'ordinanza che proroga l'obbligo di mascherina in ospedali, ambulatori e residenze sanitarie assistite che ospitano pazienti fragili, considerando che – mentre la campagna vaccinale per la somministrazione della quarta dose con i vaccini Covid bivalenti viaggia a rilento – le infezioni hanno ripreso ad aumentare.

Ospedali, ambulatori e Rsa accolgono pazienti fragili e, pertanto, un surplus di attenzione viene considerato ancora necessario (e la paura del contagio è tutt’altro che un lontano ricordo). Ad ogni modo, a partire da sabato 1 ottobre, su autobus, metropolitane, treni e pullman non sarà più obbligatorio indossare la mascherina chirurgica Ffp2 (l’obbligo era stato prorogato lo scorso giugno fino al 30 settembre, appunto, dal momento che è più facile contagiarsi in ambienti chiusi).

Niente mascherina anche a scuola: con l’inizio dell’anno scolastico, infatti, è già decaduto sia per i docenti sia per gli alunni l’obbligo di indossarle. Fanno eccezione, va da sé, solo le persone fragili a causa di problemi di salute. Nel lavoro privato, infine, l’ultimo protocollo siglato dalle parti sociali stabilisce che fino al prossimo 31 ottobre la mascherina dovrà essere indossata dai colleghi impossibilitati a rispettare la distanza di sicurezza. Prima della scadenza rappresentanti dei datori e dei lavoratori si incontreranno per fare il punto e prendere una decisione su cosa fare in futuro. Tutto questo fermo restando che non c’è rischio zero in una pandemia.

Infine, tornando al tema della quarta dose: chi ha la priorità? L’Agenzia italiana del farmaco e il Ministero della Salute inseriscono nelle categorie prioritarie coloro che hanno da 60 anni in su, le persone fragili a causa di problemi di salute che abbiano più di 12 anni, gli operatori sanitari e le donne incinte. Possono fare indifferentemente uno dei due nuovi vaccini bivalenti.

È già arrivato quello autorizzato prima, che fa reagire il sistema sanitario al virus originario, Wuhan, e a Omicron 1. Ma sia l’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) sia l’l’Aifa hanno dato il loro placet anche al bivalente Wuhan/Omicron 4 e 5. Il Ministero alla Salute ha emanato la circolare con l’indicazione sull’utilizzo di tali vaccini, stabilendo che si possono utilizzare senza distinzioni.

Giornalista

Commenti (1)

cogi1967

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12 commenti

Coerente fino alla fine

#1

PERSISTERE NON ERA DIABOLICO ??