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Anche degli infermieri tra gli imbrattatori no vax di Torino

di Redazione

Ventitrè gli episodi - tra scritte e imbrattamenti - commessi da oltre un anno ai danni di diversi obiettivi cittadini: scuole, università, istituti di credito, ospedali, sindacati e quotidiani. Gli uomini della Digos di Torino hanno fermato e denunciato sei no vax, sospettati di essere gli autori delle ormai celebri scritte con la "W" cerchiata. Tra loro, anche degli infermieri sospesi dal servizio.

Imbrattavano muri di scuole e sindacati: denunciato gruppo di no vax

Una delle scritte no vax apparse sui muri della città a Torino

Sono accusati di danneggiamento aggravato, invasione di edifici e resistenza a pubblico ufficiale i sei no vax denunciati dalla Digos di Torino, guidata dal dirigente Carlo Ambra, per i raid con i quali avrebbero imbrattato i muri della città con vernice rossa e scritte del tipo: Con Agenda 2030 vi mentono, è sempre tutto più digitale, per domani imporre un infernale controllo totale e Useranno la tecnologia per ridurvi in prigionia.

Per non essere riconosciuti se ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, indossavano tute e parrucche e utilizzavano ricetrasmittenti per non essere intercettati mentre comunicavano tra loro. I denunciati sono tutte persone incensurate, che tra di loro si chiamavano 'guerrieri'. Nessun legame con l'estremismo né di destra né di sinistra, ma erano ben organizzati e facevano parte di una rete, secondo gli inquirenti, a livello nazionale.

Tra i denunciati, bloccati in flagranza di reato dalla Digos durante l'ultimo raid con obiettivo la facciata di una scuola media, ci sono - riporta La Stampa - infermieri e insegnanti sospesi, disoccupati, un'estetista. Durante le perquisizioni gli agenti hanno scoperto, oltre a materiale di propaganda no vax, estintori, vernice rossa, spray, anche corde e rampini per salire sulle pareti degli edifici, utilizzati per scrivere sempre più in alto. Per gli inquirenti sarebbero almeno una ventina le azioni compiute dal gruppo. Tra queste le scritte sulle sedi dei sindacati, ma anche fuori dagli hub vaccinali. Tutte firmate con la sigla presa in prestito dal film 'V di Vendetta'.

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